della dott.ssa Vincenza De Falco
Potete trovare qui tutto il materiale:
http://www.medicitalia.it/minforma/Ginecologia-e-ostetricia/1066/Periodo-fertile-ovulazione-ciclo-mestruale-conosciamoli-per-facilitare-o-evitare-una-gravidanza
Tra le domande che vengono poste dalle pazienti a noi ginecologi, ce ne sono
tre che sono abbastanza frequenti:
- Come faccio a capire quando c’è l’ovulazione e quando sono
fertile?
- Come funziona il ciclo mestruale?
- Quali sono i metodi che posso utilizzare per individuare il mio
periodo fertile?
In genere questi tipi di domande vengono poste per due motivi
fondamentali:
1) La paziente desidera
diventare mamma
2) La paziente vuole
evitare una gravidanza
Cerchiamo di chiarire quindi in modo semplice alcuni aspetti fondamentali che
ogni donna deve sapere riguardo il suo ciclo mestruale, in modo da potersi
orientare anche sul
periodo fertile, informazione fondamentale
quando si
desidera una gravidanza, ma importante anche quando
si vuole
evitare una gravidanza.
In genere in una donna con cicli regolari e di
28 giorni,
l’ovulazione avviene verso il
14° giorno.
L’ovulazione è quel processo che consente alla cellula
uovo
femminile (ovocita) una volta giunta a maturazione di essere espulsa dall’ovaio
e di essere catturata dalle
tube
dove potrà eventualmente realizzarsi il processo di fecondazione, e l’inizio di
una gravidanza.
Prima di parlare dei metodi che possono aiutarci a capire quando si verifica
l’ovulazione, è necessario capire come funziona il
ciclo
mestruale.
Ricordiamo sempre prima di tutto che i giorni del ciclo mestruale vanno
contati a partire dal
primo giorno di mestruazione fino al
giorno prima della mestruazione successiva.
La durata è variabile da donna a donna ed è pari, in media, a
28-30
giorni con oscillazioni che vanno dai
25 ai 35
giorni.
Come funziona il ciclo mestruale? Perché è importante
saperlo?
E’ importante conoscere come funziona il ciclo mestruale, perché così sarà
più
semplice capire quando c’è l’ovulazione e
quali
sono i giorni più fertili.
Cercheremo di spiegare in modo
semplice e a grandi linee le
cose più importanti e utili da un punto di vista pratico
La prima cosa da sapere è che gli organi principalmente deputati alla
regolazione del ciclo mestruale sono:
l’
ipotalamo e l’
ipofisi, situati nel
cervello, e le
ovaie, gli organi femminili in cui si verifica
il processo dell’ovulazione.
Tutti sono deputati alla produzione di alcuni tipi di
ormoni
che sono fondamentali per la regolazione del ciclo mestruale.
In particolare l’ipotalamo stimola l’
ipofisi a produrre due
ormoni molto importanti: l’
FSH e l’
LH, che a
loro volta vanno ad agire sull’
ovaio stimolando la produzione
di altri ormoni fondamentali
: estrogeni e progesterone.
Riassumendo quindi gli ormoni importanti per la regolazione del ciclo
mestruale sono
l’FSH e l’LH che a loro volta stimolano la produzione di
estrogeni e progesterone
Il
ciclo mestruale si può suddividere fondamentalmente in
tre fasi:
La fase FOLLICOLARE:
Corrisponde alla
prima parte del ciclo contando dal primo
giorno della mestruazione.
In questa fase cominciano a crescere circa 15-20 follicoli, ma solo uno è
destinato a svilupparsi completamente, il cosiddetto
follicolo
dominante, la struttura contenente la
cellula uovo
(ovocita) che poi sarà liberata nella fase successiva,
l’ovulazione.
In particolare ci sono due tipi di ormoni che consentono la crescita del
follicolo:
l’FSH e gli estrogeni.
In questa fase l’aspetto dell’
endometrio, che è la mucosa
che riveste l’interno dell’utero, viene definito
proliferativo.
L’OVULAZIONE:
Quando il follicolo dominante è giunto a maturazione, produce una quantità
sufficiente di un ormone
l’estradiolo (un estrogeno) che a sua
volta stimola il rilascio di un altro ormone
l’LH.
L’LH fa maturare la cellula uovo (ovocita) e indebolisce la
parete del follicolo ovarico che la contiene, finchè a un certo punto la parete
di questo
follicolo si rompe e l’ovocita viene liberato, determinando
così l’ovulazione, che avviene esattamente 24-36 ore dopo il picco
dell’LH, il momento cioè in cui questo ormone raggiunge la sua concentrazione
massima
.
L’ovocita, che ha una sopravvivenza, e quindi possibilità di essere
fecondato, pari a
24 ore, viene poi catturato
dalle
tube che sono la sede in cui si realizza la
fecondazione.
In questa fase viene prodotto a livello del
collo
dell’utero il
muco ovulatorio, chiaro
trasparente e
filante, che rappresenta un segnale dell’ovulazione, dotato di
caratteristiche e composizione ideale per accogliere e facilitare il passaggio
degli spermatozoi.
In alcune donne l’ovulazione determina un caratteristico
dolore simil mestruale che dura poche ore.
Inoltre i rapidi cambiamenti ormonali che si verificano durante l’ovulazione
possono causare a volte un leggero
sanguinamento a metà ciclo,
da considerare del tutto fisiologico.
Se l’ovocita non viene fecondato, si disintegra e si dissolve nell’utero
La fase LUTEINICA:
E’ quella che
segue l’ovulazione.
In questa fase il follicolo che ospitava la cellula uovo si trasforma in
corpo luteo, e comincia a produrre un altro tipo di ormone, il
progesterone, e gli estrogeni per circa due settimane.
Il progesterone è importante perché trasforma l’
endometrio,
cioè il rivestimento interno dell’utero, da proliferativo a
secretivo, una trasformazione che rende l’endometrio più
accogliente per l’impianto dell’embrione nelle prime fasi della gravidanza.
E’ inoltre responsabile
dell’aumento della temperatura da un
quarto a mezzo grado centigrado che si realizza subito
dopo
l’ovulazione, fenomeno questo che viene utilizzato per capire quando
avviene l’ovulazione tramite la misurazione della
temperatura
basale, che vedremo nel dettaglio più avanti.
Se l’ovocita viene fecondato, viaggerà attraverso le tube fino a raggiungere
la cavità uterina e impiantarsi 6 o 12 giorni dopo l’ovulazione.
Quando si realizzerà l’impianto comincerà ad essere prodotto un altro ormone,
la
gonadotropina corionica o HCG (che può essere utilizzato
come
test di gravidanza), la cui funzione è
quella di mantenere la funzione del corpo luteo e garantire la produzione di
progesterone.
Se la fecondazione non avviene, il corpo luteo si riassorbe e il progesterone
diminuisce, condizioni queste che determinano un abbassamento della temperatura
corporea, lo
sfaldamento dell’endometrio e la comparsa della
mestruazione
Quindi qual è il periodo fertile?
Per comprendere meglio quale è il
periodo fertile e quindi
con possibilità di concepimento, di un ciclo mestruale, cominciamo a chiarire
una cosa molto importante:
La
lunghezza (in giorni) della
prima fase
del ciclo, cioè quella
follicolare, può variare da un ciclo
all’altro, mentre al contrario, la fase che segue l’ovulazione, cioè quella
luteinica, è fissa, cioè la durata in giorni è sempre la stessa
per tutti i cicli.
In media per la maggior parte delle donne la fase luteinica dura sempre
14 giorni, in alcune può essere più breve, 10 giorni, in altre
più lunga, arrivando massimo a 16 giorni.
In ogni donna comunque questa fase
dura sempre lo
stesso numero di giorni, 14 in media, con
delle
variazioni individuali che oscillano tra i
10 e i
16 giorni.
Il periodo fertile, cioè quello in cui si potrà realizzare più facilmente il
concepimento, è quello compreso tra la
settimana prima dell’ovulazione e
la settimana dopo l’ovulazione.
Quindi facendo riferimento a una donna con un ciclo di
28
giorni, con una fase luteinica di
14 giorni, il
periodo fertile è quello approssimativamente compreso tra la
seconda
settimana e la terza settimana del ciclo
Questa fascia di giorni potenzialmente fecondi, è
ampia
perché:
1) bisogna tener presente la capacità di
sopravvivenza degli
spermatozoi all’interno delle vie genitali femminili che in media è di
tre giorni, ma può arrivare anche a
cinque-sei
giorni, in particolare a livello delle cripte del collo dell’utero.
2) anche in chi ha cicli perfettamente regolari, ci sono dei mesi in cui
l’
ovulazione può venire in
anticipo oppure in
ritardo
Esistono
vari metodi per capire esattamente quando c’è
l’ovulazione e stabilire quindi quali sono
i giorni più
fertili:
I metodi “fai da te”:
MUCO CERVICALE:
E’ un metodo che si basa
sull’autosservazione delle
secrezioni vaginali.
In genere in prossimità dell’ovulazione le pedite di muco vaginale si
presentano
acquose, filanti e trasparenti, assumono cioè un
aspetto simile a quello della “
chiara (albume) dell’uovo” e si
mantengono tali fino alla fine dell’ovulazione, per diventare poi dense e
biancastre subito dopo l’ovulazione.
Questo metodo può essere utilizzato anche come
metodo
contraccettivo (Metodo Billings), nel senso che
bisogna evitare di avere rapporti nei giorni fertili, quelli
cioè in cui
si vede il muco ovulatorio ( simile alla chiara
dell’uovo) e si ha una
sensazione di “bagnato” a livello
vaginale, e
fino al quarto-quinto giorno dopo la
scomparsa del muco.
La percentuale di fallimento come metodo contraccettivo si aggira intorno al
10-20%, e viene scarsamente accettato per la perdita di
troppi giorni in cui si possono avere rapporti sessuali, per la
relativa complessità di osservazioni che la donna deve fare su se stessa per
buona parte del ciclo e per il fatto che
non tutte le donne si
accorgono di questo muco in quanto viene prodotto in quantità più scarsa.
TEMPERATURA BASALE:
E’ un metodo che si basa sulla misurazione della temperatura
vaginale
o rettale, che va presa tutte le mattine
approssimativamente alla stessa ora,
prima di alzarsi dal
letto.
La registrazione dei valori della temperatura su un
grafico o su una
tabella che potete trovare ad esempio nelle farmacie permette di
rilevare quando avviene l’ovulazione.
La valutazione si basa sull’osservazione di una
prima fase
in cui si registrano per alcuni giorni determinati valori di temperatura, segue
poi un periodo in cui la temperatura si
abbassa lievemente per poi
risalire di circa 0,3- 0.5 gradi e
rimanere costante per alcuni giorni in genere fino a
qualche
giorno prima della mestruazione successiva.
La temperatura dopo l’ovulazione si
alza
per l’effetto del
progesterone l’ormone prodotto
nell’ovaio dal corpo luteo.
L’ultimo valore più basso prima del rialzo della temperatura
corrisponde al giorno dell’
ovulazione. I giorni da considerarsi
a rischio di gravidanza saranno quelli che vanno
dall'inizio del ciclo
(primo giorno della mestruazione) fino a 3-5 giorni dopo l'aumento della
temperatura basale.
Questa metodica è però
influenzata da vari fattori come
rialzi febbrili, farmaci, se ci si alza la notte, ecc. che
possono
inficiare l’attendibilità della metodica.
Bisogna poi considerare che dato che richiede un
impegno
costante da parte della donna, nel tempo può diventare troppo gravoso,
scomodo e difficile da realizzare determinando
l’abbandono della
metodica.
L’
abbinamento dell’osservazione del
muco
cervicale con quello della rilevazione della
temperatura
basale, rappresenta anche uno dei metodi di
contraccezione
naturale chiamato
Metodo Sintotermico.
STICK OVULATORI:
Attualmente i
test più attendibili, tra i metodi da poter
fare da sole, per valutare quando si verifica l’ovulazione, sono gli
stick ovulatori, che si possono acquistare in farmacia.
In particolare l’attendibilità è del 90% e sono assolutamente indolori e
semplici da usare: si tratta infatti, di raccogliere un campione di urina .
Si basano per il loro funzionamento sulla valutazione di due ormoni,
l’LH e l’estradiolo (estrogeno) responsabili
dell’ovulazione, in modo da poter individuare con esattezza i giorni
fecondi.
In commercio ne esistono di vari tipi: alcuni prevedono l’utilizzo di un
computerino, altri no.
Questi test, a differenza per esempio della temperatura basale, che ci
segnala l’
ovulazione, ma solo
dopo che questa
è avvenuta, ci consentono di
prevedere e quindi ci danno
un’informazione,
prima che l’ovulazione si
verifichi, individuando nell’urina i due ormoni coinvolti
nell’ovulazione, che, se ricordate, sono
l’LH e
l’estradiolo
I test vanno fatti al
mattino, con la prima urina della
giornata, utilizzando solo
uno stick al giorno.
Quando il test risulta
positivo significa che l’LH ha
raggiunto un’elevata concentrazione e che
l’ovulazione è
imminente, e dato che l’ovulazione avviene in media
24-36 ore
dopo il picco dell’LH, se per esempio al
mattino il test
risulta positivo, questo ci indica che l’ovulazione avverrà in
giornata o al massimo il giorno dopo.
Se desiderate una gravidanza, quindi in base a queste informazioni, potete
avere rapporti liberi
a partire dal giorno stesso del risultato
positivo dello stick.
Metodi che richiedono l’intervento del medico:
MONITORAGGIO ECOGRAFICO DELL’OVULAZIONE:
Consiste nell’esecuzione di una
serie di ecografie, in
diversi giorni del ciclo per
valutare se e quando si verifica
l’ovulazione.
In pratica si eseguono controlli ecografici seriati
quotidiani, a giorni alterni o a
distanza di più giorni a seconda della situazione dello
sviluppo dei follicoli ovulatori.
L’esame si può eseguire per via
transaddominale, a vescica
piena, ma in genere si preferisce
l’ecografia transvaginale,
che permette una migliore visualizzazione delle ovaie,
dello stadio e
delle dimensioni dei follicoli e dell'aspetto dell'endometrio. L'esame
non è fastidioso, non è necessario il riempimento vescicale e dura pochi
minuti.
Il monitoraggio è il
metodo più preciso e sicuro per vedere quando
c’è l’ovulazione, permettendoci così di cogliere il
momento più opportuno e indicato da consigliare alla
coppia
per avere un rapporto fecondo se c’è un desiderio di gravidanza.
E’ utile inoltre per
valutare l’ovulazione nei soggetti che
presentano
cicli mestruali irregolari, in cui spesso è
difficile capire quando c’è, e se si verifica l’ovulazione.
Gli svantaggi sono:
l’impegno notevole da parte della
paziente di dover fare una serie di varie ecografie nel corso di tutto il ciclo
mestruale, e i
costi elevati.
A questo punto, conoscendo i modi e i metodi per poter stabilire quando siete
nel vostro periodo fertile, sarete in grado di utilizzare questa preziosa
informazione, per decidere di diventare mamme, o di stare attente e prendere le
opportune precauzioni, per evitare una gravidanza.
Bibliografia:
1) L.Speroff, R.H.Glass, N.G,Kase: “Endocrinologia ginecologica clinica e
infertilità”- Ed.:Edi-Ermes
2) Pescetto-De Cecco-Pecorari-Ragni: “Manuale di Ginecologia e Ostericia”-
Ed.: SEU