19 novembre 2012

COSA E' LA SACTOSALPINGE E COSA LA PROVOCA

di sunny1318


La sactosalpinge è una patologia caratterizzata dalla raccolta di liquido nella tuba, che dipende dall'occlusione degli osti tubarici, di solito in conseguenza di un'infiammazione. A causa di tale raccolta la tuba appare sovradistesa e con aspetto cistico. Il liquido può essere di vario tipologia:
liquido chiaro (idrosalpinge)
pus (piosalpinge)
sangue (ematosalpinge)
La sactosalpinge può essere acuta o cronica. Nel secondo caso può dare origine a delle aderenze che creano ostruzioni tubariche. La terapia dipende dalla gravità e può anche consistere nell'asportazione della tuba.

L'idrosalpinge è dovuta generalmente a occlusione o stenosi (restringimento) delle estremità tubariche. Può dipendere da infiammazioni di vario tipo (anche in conseguenza di infezioni), che possono portare appunto occlusione e quindi ristagno di liquidi.

La piosalpinge è un accumulo di pus nella cavità tubarica, conseguente a infiammazioni infettive originate da gonococchi o da bacilli della tubercolosi. Si manifesta con febbre, malessere e dolori alla fossa iliaca. La prima terapia da somministrare è di tipo antibiotico, per la rimozione dell'infezione.

La ematosalpinge si caratterizza per l'accumulo di sangue nella tuba e può dipendere da una gravidanza extrauterina (GEU) oppure dal fatto che il sangue mestruale non defluisce correttamente dalla cavità uterina oppure ancora da endometriosi. La terapia dipende dalla causa scatenante: per una GEU si dovrà procedere ad interrompere la gravidanza per evitare lo scoppio con conseguente emorragia ed anche nel caso di endometriosi può essere necessario intervenire chirurgicamente. In ogni caso, a volte occorre asportare la tuba interessata.

SINTOMI
i sintomi sono perdite (leucorrea che consiste nella fuoruscita di secrezioni biancastre più o meno abbondanti dalla vagina cosiddette perdite bianche),sanguinamento anomalo,febbre,leucocitosi, dolore forte ai quadranti inferiori dell'addome o anche della schiena.(ma può succedere che si senta dolore anche solo da una parte e non da entrambe) soprattutto in corrispondenza dell'ovulazione e del ciclo. In stadi avanzati può subentrare anche il vomito.

ESPERIENZA PERSONALE
Dopo 10 anni di pillola l'anno scorso la interrompo per disintossicarmi in previsione di una gravidanza.. Quindi riscopro il mio ciclo, la puntualità.. Ovulazione tb stick ecc... Sembrava tutto ok... Mi sono accorta di avere perdite bianche e a volte giallastre che si seccavano sugli slip ( scusate) con spotting ovulatorio anche di due/tre giorni... La mia gine mi diceva che era tutto ok... Passano i mesi faccio un pap test mi trovano la garderenella curata con antibiotici per una settimana... Poi sempre perdite.. Volevo rifare il tampone ma la mia gine mi dice che ero fissata che andava tutto bene.. Intanto avevo un dolorino sordo a sx in basso.. Avvertivo una specie di presenza.. Pensavo di ovulare sempre a sx.. Presso la gine che mi fa un'eco e mi trova un'ovaio ingrossato.. E poi me lo scambia per un rene in posizione pelvica.. Cambio gine e la sua ecografia mi trova una idrosalpinge cioè infezione alla tuba con liquido tossico... Adesso devo fare la laparoscopia per vedere bene la situazione ma dovrò togliere la tuba perché è grande 5 cm.... le mie perdite non erano di cattivo odore..

CURE
Avere la sactosalpinge bilaterale o monolaterale comporta la sterilità tubarica che non si cura e purtroppo non si risolve con antibiotici (a meno che non ci sia una infezione acuta in corso). In ogni caso il problema rimane dato che la idrosactosalpinge è una patologia cronica e le probabilità di rimanere incinte in maniera naturale diventano bassissime con una tuba sana e praticamente nulle se bilaterale. Il liquido infiammatorio contenuto nelle tube con sactosolpinge crea un ambiente tossico per la fecondazione e per l'impianto dell'embrione nell'utero. Inoltre con la sactosalpinge è notevolmente aumentato il rischio di una gravidanza tubarica, quindi aborto e gravi rischi di salute per la mamma. Con la sactosalpinge (o idrosactosalpinge) è molto bassa la percentuale di successo anche con le tecniche di fecondazione assistita, proprio per l'ambiente tossico dovuto alle perdite del liquido dalle tube nell'utero. E' sempre consigliabile eseguire l'asportazione delle sactosalpingi in laparoscopia e poi procedere con FIVET. Occorre non trascurare il tempo che passa, dato che per la laparoscopia e per la fivet occorre molto impegno di tempo e di pazienza. 

ESAMI DA FARE PER DIAGNOSTICARLA
tamponi vaginali e endocervicali se positivi bisogna controllare se eventuali infezioni possono aver provocato danni.
ecografia transvaginale da un bravo ecografista (si vede solo se la sactosalpinge è abbastanza grave)
ecografia 3d , puo vedere tutto l'apparato riproduttivo e vedere se ci sono sacche nelle tube
isterosalpingografia o sonoistero tramite con questo esame si puo vedere la pervietà delle tube ma sono sconsigliati in caso ci sia del liquido infetto nelle tube perchè potrebbero portare il liquido in altri posti dell'apparato riproduttivo
laparoscopia diagnostica è l'unico esame che può dare una risposta certa anche se è un intervento vero e proprio è l'unica cosa da fare in caso di salpingografia accertata anche perchè quasi sempre si formano aderenze e per toglierle è necessario l'intervento.

Io personalmente farò la Biopsia endometriale che è il prelievo di piccoli frammenti dalla parete interna dell'utero (cioè l'endometrio). Tali frammenti saranno analizzati al microscopio per vedere come sono organizzate e disposte tra loro le cellule (esame istologico). Perché si fa questo esame? Soprattutto per stabilire la causa di perdite di sangue anomale dalla vagina, ma anche in caso di mestruazioni troppo abbondanti, prolungate o irregolari e/o per indagare circa un eventuale cancro dell'utero allorché il pap-test (che è un esame delle cellule della vagina e dell'utero) ha fatto nascere il necessità. Può essere eseguito anche per stabilire le possibili cause della sterilità (analizzando le modificazioni cui va incontro il tessuto uterino sotto l'effetto degli ormoni) o per studiare alcune infezioni dell'utero o l'effetto sull'utero di alcuni farmaci.

CONCLUSIONI
purtroppo le infezioni all'apparato riproduttivo non sempre sono facili da identificare e batteri come la clamydia non danno sempre dei sintomi certi... l'unica cosa che si può fare è studiare il proprio corpo e cercare di capirne eventuali cambiamenti. Le perdite bianche ad esempio sono fisiologiche in alcuni momenti del ciclo ma non sempre sono normali, è bene fare un controllo con i tamponi vaginali e endocervicali (spesso di fanno solo i vaginali) almeno una volta l'anno per verificare che non ci siano infezioni. Perdite che si presentano quasi quotidianamente che si seccano e tendono al giallo sono un sintomo da verificare, cosi come lo spotting ovulatorio, è bene escludere tutte le cause prima di dire che è fisiologico!!!!

L'intera  discussione la trovate qui:
http://forum.alfemminile.com/forum/f110/__f110763_f110-gruppo-di-studio-infezione-alle-tube-saut.html#10r

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