28 novembre 2012

ENDOMETRIO


da http://www.esseredonnaonline.it/glossario/endometrio/

L’endometrio è il tessuto di rivestimento (mucosa) della cavità interna dell’utero. Durante ogni ciclo mestruale l’endometrio va incontro a modificazioni (vedi Ciclo uterino, figura sottostante) che possono essere suddivise in tre fasi principali: mestruale, proliferativa e secretiva.







La fase mestruale, in cui si verifica il flusso mestruale, dura mediamente da 1 a 5 giorni. In questa fase l’endometrio è formato da una parte basale stabile, non funzionale, ma ricca di recettori per gli ormoni estrogeni, e da una parte superficiale che si sfalda e viene eliminata grazie a fenomeni vasomotori e di contrazione della parete uterina. Insieme al sangue fuoriuscito dai piccoli vasi che si sono rotti, vengono eliminati anche lembi di mucosa. La mestruazione lascia un endometrio molto sottile e inattivo, costituito da corte ghiandole e pochi vasi.


La fase proliferativa in genere dura dal 6° al 14° giorno. È caratterizzata dalla rigenerazione e proliferazione dell’endometrio sotto l’influsso degli estrogeni: la porzione superficiale si ispessisce, le ghiandole si allungano e la vascolarizzazione si sviluppa (arterie spirali). Durante la proliferazione, l’endometrio aumenta approssimativamente di spessore da 0.5 mm a 3.5-5.0 mm. Nell’endometrio è sempre presente un grande numero di cellule di tipo immunitario, situate un po’ ovunque a protezione dell’intero tessuto. La fase proliferativa dell’endometrio è associata alla crescita del follicolo nell’ovaio e all’aumento della secrezione di estrogeni.


La fase secretiva (o luteinica) è regolata prevalentemente dal progesterone. In questa fase l’endometrio si prepara all’annidamento e diviene secretivo; le ghiandole si riempiono di zuccheri di riserva e di materiale nutritizio, la vascolarizzazione raggiunge il suo massimo sviluppo. Tra il 19° e il 21° giorno del ciclo, l’endometrio è pronto per l’eventuale annidamento di un ovulo fecondato. In assenza di fecondazione, i livelli di ormoni sessuali si riducono determinando la sintesi di prostaglandine, soprattutto PGF2 a, che provoca la mestruazione.

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